Notice
You are now leaving Polygon Restoration's website and will be directed to another country in the group.
Do you want to proceed?
Alessandro di Alessandria
di Marco Ruggi
Titolata così la breve intervista, rilascia all’immaginario una figura storica, un filosofo, un pittore, un condottiero. In realtà per noi di Polygon Italia, l’Alessandro di Alessandria è l’amico/collega Alessandro Cresta residente indigeno di Alessandria che interviene principalmente nella sua regione, il Piemonte. Un territorio vasto, complicato per le distanze e chiuso socialmente per tradizione.
Conosco Alessandro da numerosi anni; prima da PM altrove da Polygon, poi lavorandoci insieme per lanciare la riparazione diretta in Italia: quindi le strade si sono separate congiungendosi di nuovo nell’ultimo biennio. Insomma, posso sostenere di conoscerlo piuttosto bene. Compagnone di merende, disponibile ed allegro praticamente sempre. Nell’ultimo periodo però, l’ho avvertito scostante, demotivato e spento, probabili emotività coincidenti con il compleanno dei sessanta, ma non soltanto. Il mio ruolo in Polygon non è fare lo psicologo, ma essendo il più anziano di tutti, proprio tutti, posso permettermi di dire: - Alessandro che cavolo hai? Vieni qua e raccontami, ma non soltanto a me!
M.R. : Buongiorno Alessandro. Come sono stati i primi due anni in Polygon? Ci conosciamo da anni ed abbiamo pure lavorato insieme in passato, quindi non farti remore che ti salvaguardo io nel caso volessi parlar male di Signorini.
A.C. : No, non si può parlare male di Sergio! È schietto e sanguigno come ci si aspetta da un Toscano, oltre ad essere un tecnico con una grande esperienza. E contrariamente da quanto uno si aspetterebbe da un Ingegnere ha anche una grande fantasia sul lavoro e questo lo porta ad affrontare certe problematiche in maniera anticonvenzionale, proponendo soluzioni geniali per risolvere i problemi che ci troviamo ad affrontare quotidianamente e che conferiscono a Polygon una marcia in più. Negli anni ha saputo creare una squadra di eccellenze: ho grande stima di tutti i miei colleghi, anche quelli dietro le quinte! E si sta rivelando anche un ottimo AD!!! Penso proprio che anche in Svezia siano molto soddisfatti del suo lavoro!
M.R. : In definitiva, mi pare di capire che le tue aspettative siano state sufficientemente soddisfatte. Ma in particolare dacci un focus su come si vive da PM in una azienda che nasce localmente e deve integrarsi in altra internazionale e contemplare le varie anime delle risorse umane forse generando addirittura crisi identitarie. Aggiungendo poi l’imprescindibile volontà di crescita anche attraverso acquisizioni, che porta in Polygon Italia dinamiche accelerate. Tu che sei sul campo, riscontri apprezzamenti per la nostra energia?
A.C. : Io sono entrato in azienda che era già Polygon, quindi personalmente non ho vissuto la crisi identitaria, ma mi rendo conto per molti collaboratori storici è stato difficile adeguarsi. Lavorare in una vera multinazionale ci offre molti vantaggi; per esempio, grazie alla nostra appartenenza ad un gruppo così grande, abbiamo potuto usufruire di macchinari, materiali e manodopera specializzata in quantità sufficiente per gestire eventi straordinari come l’alluvione dello scorso anno in Romagna. Questo sicuramente è apprezzato da compagnie e studi peritali, ma anche dai danneggiati! Le acquisizioni poi ci portano competenze e collaborazioni anche da settori non prettamente assicurativi.
M.R. : Ma parliamo un po’ di te. Negli ultimi anni hai cambiato varie aziende di risanamento sperimentando opportunità lavorative forse non tutte concretizzatesi. Raccontaci perché e per come: facci una sorta di coming out, escludendo l’orientamento di genere sul quale non abbiamo dubbi
A.C. : Eheheh (rido). In realtà le mie esperienze in aziende di risanamento si limitano a due. Nel mezzo ho avuto esperienze – comunque molto formative e stimolanti – con aziende che si, lavoravano nel campo del post sinistro, ma rivolte al settore dei danni di massa. Dopo quasi 10 anni di incendi ed alluvioni ho avuto bisogno di staccare un po' ed ho trovato nuovi stimoli nella nascente Riparazione Diretta o Ripristino in Forma Specifica che dir si voglia. Dopo aver dato le dimissioni presso la mia precedente azienda ho collaborato con un Provider per la RFS – come tu ben sai – dove ho contribuito, partendo da un foglio bianco, a costruire i listini, le procedure e la creazione della struttura per eseguire un gran numero di RD. Partendo dal coinvolgimento dei periti affinché proponessero questo nuovo metodo di risarcimento, sino all’informatizzazione di tutti gli interventi.
Dopo questa parentesi sono passato dall’altra parte della barricata: ho vissuto delle esperienze lavorative con società che fisicamente realizzavano i lavori, utilizzando i listini e gli strumenti informatici che ho contribuito a realizzare precedentemente. E ti posso assicurare che non è stato facile far capire a imprenditori edili le logiche assicurative. Nonostante tutte queste esperienze siano state molto istruttive e stimolanti, alla fine i sinistri complessi mi mancavano… E poi è arrivata la proposta della Polygon. Ed eccomi qui!
M.R. : Voglio essere sincero. Nell’ultimo periodo ho avvertito nel nostro circuito di conoscenze critiche ingenerose nei tuoi confronti. Non che ci dia credito visto che per quanto mi riguarda, metà mi amano e metà mi detestano, per la regola che se vuoi piacere a tutti devi fare vita da mediano come cantava Ligabue. Però! Non credi che i vari cambi di casacca possano aver intaccato la tua solida reputazione. O semplicemente a 60 anni si diventa insofferenti e meno concilianti? Altro coming out
A.C. : Mah, come dici tu non si può piacere a tutti e, forse, molti parlano senza sapere. Onestamente non mi sembra di aver cambiato così tante casacche…. Ho semplicemente fatto esperienze in attività e aziende diverse. E non mi sembra un difetto. I tempi del posto fisso per tutta la vita non ci sono più. Oggi contano le competenze – i non boomer come noi due le chiamano Skill – ed a me piace continuare a crescere ed imparare.
M.R. : Sei tra gli anziani di esperienza nell’ambito del risanamento post incendio ecc. Come trovi cambiato il settore da quando hai iniziato? Il mercato ha colto la necessità di avvalersi di aziende come Polygon? La tua opinione e magari dei suggerimenti
A.C. : Si, il settore è molto cambiato. Una volta i risanatori erano conosciuti solo dagli addetti ai lavori, oggi anche la casalinga di Voghera sa che esistono aziende come Polygon. Molti studi peritali si sono fusi, molti professionisti hanno dovuto rivedere le proprie ambizioni e cercare collaborazioni con Società che fanno la parte del leone. E poi le compagnie…. Dieci anni fa molte erano dubbiose nei nostri confronti. Temevano un aumento dei costi, probabilmente. Oggi molte di loro hanno compreso che possono fidarsi di noi, che possiamo essere loro partner e fiduciari. Hanno compreso che operiamo al massimo delle nostre capacità così da soddisfare i loro assicurati e danneggiati, ma al tempo stesso cerchiamo di limitare i danni e i costi.
Si, penso che in questo il mercato sia molto cambiato. Abbiamo acquisito credibilità! Per i suggerimenti, per quel che possono valere, non li sbandiero così pubblicamente!!! (eheheh)
M.R. : Per chiudere. Alessandro cosa vuoi fare da grande, lavorativamente parlando? Non dire il ballerino, sennò qualcuno poi ci crede veramente: che il nostro sia un ambiente di pettegoli?
A.C. : Aahahah (rido di nuovo). No al ballerino non ci crederebbe veramente nessuno. Sai che me lo chiedo spesso anche io? Non lo so cosa farò tra cinque o dieci anni. Sai, oramai ho più passato che futuro, ma continuo a essere curioso ed ho voglia di apprendere nuove Skill. Vedi, prima abbiamo parlato delle mie esperienze lavorative nel campo, diciamo così, assicurativo, ma io ho avuto molte “vite”: fotografo, agente immobiliare, imprenditore in vari settori… e tutte le volte che mi sono accorto che facevo fatica ad alzarmi dal letto per andare al lavoro, ho svoltato e cambiato, pur come diceva mio nonno “Imparando l’arte e mettendola da parte”. Oggi mi sveglio ancora con la voglia di fare sopralluoghi, preventivi, gestire cantieri, ecc… Del doman non c’è certezza, quindi cerco di esser lieto!
P.S.: come avrai notato non ho parlato di pensione…. Per il momento non ne ho voglia!
Emergenze: 800 200 018
800 200 018Contattaci
servizioclienti@polygongroup.comEmergenza Sinistro h24
I nostri tecnici sono online h24 per garantirti l’assistenza di cui hai bisogno.
Always by your side.
Direzione Generale:
Via delle Tre Ville 103/105
50013 Campi Bisenzio (FI)
Tel: +39 055 0680369
Milano:
Via Italo Calvino 7
20017 Rho (MI)
Torino:
Via Tancredi Canonico 18/C
10156 Torino (TO)
Treviso:
Via Thomas Alva Edison 33
31020 Lancenigo (TV)
Numero Verde H24: 800.200.018
E-mail: info.italia@polygongroup.com