Batterie al litio più sicure: come ridurre il rischio incendio

La sicurezza delle batterie agli ioni di litio è un tema cruciale nell’era della mobilità elettrica e dell’accumulo energetico. Uno dei maggiori pericoli è la fuga termica, ossia un surriscaldamento incontrollato che può portare a incendi anche pericolosi.

Secondo un articolo di InsideEVs, la fuga termica si innesca quando una cella della batteria, a causa di un cortocircuito, un danneggiamento o un surriscaldamento, supera una temperatura critica. Questo provoca inneschi chimici esotermici che possono propagarsi rapidamente alle celle vicine, causando incendi o esplosioni.

Un’importante innovazione arriva da LG Chem, come riportato da HDMotori: l’azienda coreana ha sviluppato uno "strato rinforzato di sicurezza" (Safety Reinforced Layer - SRL), uno speciale materiale spesso appena 1 micrometro da posizionare tra catodo e collettore di corrente della batteria. Questo strato è sensibile alla temperatura e aumenta la sua resistenza elettrica se la temperatura sale tra i 90 e 130 °C, bloccando la corrente e quindi sopprimendo l’innesco della fuga termica.

I test condotti hanno evidenziato che questa tecnologia permette di evitare o spegnere rapidamente incendi nelle batterie al nichel-cobalto-manganese (NCM) e all’ossido di litio-cobalto (LCO), con risultati molto promettenti per la sicurezza dei veicoli elettrici.

In conclusione, mentre il rischio di incendio delle batterie resta un aspetto da monitorare, le nuove tecnologie come quella di LG Chem rappresentano un passo decisivo per aumentare la sicurezza, tranquillizzare i consumatori e favorire l’adozione su larga scala della mobilità elettrica.

Fonti:

- InsideEVs
- HDMotori

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