Incendio sul Vesuvio ad Agosto 2025: Danni Ambientali ed Economici di Grande Portata

All'inizio di agosto 2025, un vasto incendio ha devastato le pendici del Vesuvio, iniziato la notte tra il 7 e l'8 agosto nella pineta di Terzigno. Le fiamme si sono rapidamente estese verso Boscotrecase, Trecase e Torre del Greco, interessando una superficie di oltre 560 ettari di vegetazione, equivalenti a circa 4,8 km² di macchia mediterranea bruciata. L'incendio, alimentato da condizioni climatiche critiche di caldo e siccità, è rimasto attivo per giorni con tre principali fronti ancora attivi anche oltre l'11 agosto.

L'azione coordinata di vigili del fuoco, protezione civile, volontari e l'intervento di sei Canadair e quattro elicotteri ha evitato che le fiamme raggiungessero i centri abitati, ma la situazione rimaneva fragile a causa del rischio di reinnesco dovuto al vento e alle alte temperature. Sono stati eseguiti quasi 2.000 lanci di estinguente, con un impegno operativo di circa 190 unità a terra per spegnere il fuoco. Inoltre, il 12 agosto 2025 un temporale improvviso ha colpito l'area, contribuendo a spegnere o almeno a ridurre il rischio di nuovi reinneschi del fuoco sui fronti ancora attivi alle pendici del vulcano.

Le conseguenze dell'incendio sono profonde: l'ecosistema del Parco Nazionale del Vesuvio, un'area di grande valore naturalistico e turistico (oltre 500 ettari), ha subito una ferita ingente. Oltre alla distruzione della vegetazione, sono stati colpiti anche vigneti pregiati e aree di interesse economico. L'impatto sulla biodiversità e sull'ambiente sarà duraturo e difficile da recuperare in tempi brevi.

Sul piano giudiziario, la Procura di Nola ha aperto un'inchiesta su quanto accaduto, al momento senza indagati, ma con l'ipotesi che possa esserci stata una responsabilità umana, seppur da accertare. I carabinieri forestali hanno istituito una task force investigativa per chiarire le cause.

Sul fronte istituzionale, è stata dichiarata la mobilitazione nazionale per coordinare al meglio gli interventi di soccorso. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il ministro Nello Musumeci hanno sottolineato la gravità della situazione, definita da alcuni come "scenario apocalittico".

L'incendio di agosto 2025 si aggiunge alla memoria delle devastazioni precedenti, con un monito forte sulla necessità di una maggiore prevenzione e controllo in un'area così sensibile e vulnerabile.


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