"L'Italia in fumo" - Il report 2025 di Legambiente

Gli incendi boschivi rappresentano una delle emergenze ambientali più gravi in Italia, con numeri che nel 2025 segnano un livello allarmante. Secondo il recente report “L’Italia in fumo” diffuso da Legambiente, nei primi sette mesi del 2025 sono stati bruciati ben 30.988 ettari di territorio italiano, una superficie pari a circa 43.400 campi da calcio. Di questi, 18.115 ettari riguardano foreste e boschi, ecosistemi fondamentali per la biodiversità e il bilancio climatico nazionale.

Nel solo periodo compreso tra il 1° gennaio e il 18 luglio 2025, si sono verificati 653 incendi boschivi significativi, con una media di 3,3 roghi al giorno e una superficie media bruciata per evento di circa 47,5 ettari. Questi dati evidenziano come gli incendi siano sempre più frequenti e di vastità crescente, rendendo difficili gli interventi di contenimento e prevenzione. Inoltre, il Meridione risulta la zona più colpita, con Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna tra le regioni più colpite.

Il fenomeno è strettamente legato ai cambiamenti climatici, che aumentano il rischio di incendi attraverso ondate di calore intense, siccità e venti forti. Questo contesto naturale sfavorevole si combina spesso con fattori umani come il dolo e l’abbandono del territorio, complicando ulteriormente la gestione degli incendi. In particolare, circa il 15% degli incendi si verifica fuori dalla tradizionale stagione estiva, segno di una stagionalità mutata proprio a causa del cambiamento climatico.

Non risparmiano nemmeno le aree protette e di conservazione come le zone Natura 2000, dove sono andati persi oltre 6.200 ettari. A preoccupare è anche il ritardo nell’attuazione dei Piani Antincendio Boschivo (AIB), fondamentali per la prevenzione e la lotta attiva contro gli incendi: solo 8 parchi nazionali su 24 hanno il piano aggiornato e vigente. Questo gap burocratico e gestionale contribuisce a rendere ancora più difficile contrastare efficacemente il fenomeno.

Per far fronte a questa emergenza, è fondamentale una strategia coordinata che integri prevenzione territoriale, controllo e severità di pene per i responsabili di incendi dolosi. Sono inoltre necessari investimenti nella gestione attiva delle foreste e nell’educazione ambientale, al fine di ridurre il rischio e proteggere il patrimonio naturale italiano.


Fonti:

 

Chiamaci al Numero Verde attivo 24h su 24