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L'uragano Melissa è una delle tempeste più potenti e devastanti del 2025, che ha colpito il Mar dei Caraibi, in particolare la Giamaica, Haiti, la Repubblica Dominicana e le Bahamas, causando ingenti danni e un numero elevato di vittime. Questa tempesta di categoria 4-5 si è rapidamente intensificata a causa delle temperature eccezionalmente elevate dell'oceano, legate ai cambiamenti climatici, e ha avuto effetti drammatici sulle infrastrutture e sulla popolazione locale.
L'uragano Melissa ha avuto origine da una serie di temporali al largo della costa dell'Africa occidentale a metà ottobre 2025. Dal 21 ottobre è cresciuto fino a diventare una tempesta tropicale, per poi raggiungere la categoria 4-5 il 26 ottobre, trasformandosi in un potente mostro atmosferico che si è abbattuto sui Caraibi. Le temperature del mare nei Caraibi sono state di 1,4 °C superiori alla media stagionale, favorendo una rapida intensificazione della tempesta. I ricercatori sottolineano come il riscaldamento globale abbia aumentato significativamente le probabilità di questa intensità. Infatti, le condizioni di oceano e atmosfera più caldi e umidi hanno favorito una rapida intensificazione e una maggiore intensità dell'uragano, con piogge abbondanti e venti violenti che hanno raggiunto velocità fino a 280 km/h.
Melissa ha seminato distruzione nei Caraibi causando almeno 30 vittime confermate, tra cui 19 in Giamaica e numerose nelle altre isole. In Giamaica l'uragano ha devastato case e ospedali, con venti talmente potenti da rendere impossibile restare in piedi e causando blackout elettrici estesi in quasi tutta Cuba. Le autorità hanno evacuato decine di persone nelle Bahamas, dove sono attese onde alte fino a 2 metri. In molti casi i danni sono aggravati dalla lentezza del passaggio dell'uragano, che ha mantenuto per ore venti estremamente forti, causando così un crollo quasi totale delle infrastrutture e danni materiali ingenti. Le difficoltà comunicative stanno rendendo ancora difficile una completa valutazione dei danni e delle vittime.
Gli scienziati concordano che il riscaldamento globale ha avuto un ruolo decisivo nel rendere Melissa un uragano così forte e rapido nell'intensificarsi. Le acque calde che hanno alimentato lo sviluppo della tempesta sono risultate molto più probabili a causa dei cambiamenti climatici, rendendo il fenomeno meteorologico un esempio concreto degli effetti del riscaldamento globale sulle condizioni atmosferiche estreme.
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